Chiesa di San Nicola da Mira
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- Creato Sabato, 16 Giugno 2012 01:46
Sorge sullo stesso sito di un antico monastero basiliano risalente al periodo tra il XIII e il XIV secolo.
L’attuale costruzione conserva ancora le celle di quel monastero al piano di sotto. Non a caso la zona si chiama “La Cella”.
E’ stata più volte restaurata e dai documenti risulta che nel 1888 con un sussidio del Regio Economato di L 3.165 fu ricostruita nel tetto.
Dal documento del parroco Don Prospero Salerno, che consegnò la chiesa al nipote Don Giuseppe Salerno risulta un elenco degli arredi sacri di cui detta chiesa disponeva.
Tale documento risale al 1914. Risulta altresì che il campanile cadde perché colpito da un fulmine.
Un incendio nella casa del prete, Don Prospero Salerno, il 20 Settembre 1911 distrusse tutti gli incartamenti della chiesa che erano conservati nella casa di detto sacerdote.
L’ultimo restauro è avvenuto negli anni ’60, seguito dal rifacimento del tetto e del pavimento negli anni ’80.
Roseto conserva in questa chiesa varie statue tra cui quella di San Nicola di Bari (di Mira) cui la chiesa stessa è intitolata. Sul perché sia intitolata a tale Santo ci sono varie ipotesi; la più suggestiva è nel fatto che il Santo fu uno dei primi possessori del Sacro Graal di cui si serviva per vari miracoli.
Il Castello sul mare riattivato nella forma attuale da Federico II, ha diversi riferimenti nella pianta trapezoidale e nei nomi delle contrade che lo circondano oltre che nei segni esoterici, con il passaggio della preziosa reliquia dal maniero stesso che è sempre stato il punto di riferimento della Civitas Rosarum e prima ancora della porta della pietra di Roseto.
Sono conservate in questa chiesa alcune pregevoli tele della famosa scuola napoletana che sono state rinvenute abbandonate nella Chiesa dell’Immacolata Concezione ed opportunamente restaurate con finanziamenti del Comune di Roseto Capo Spulico e della Comunità Montana dell’Alto Jonio.
Tra queste opere c’è un lavoro del famoso pittore amendolarese, emigrato in argentina ove divenne uno dei più famosi artisti dell’America Latina Sassone.